venerdì 13 novembre 2015

Case da film

Vi è mai capitato di starvene comodamente sprofondati sul divano a guardare, senza troppa convinzione, un film, una fiction o un telefilm e di rimanere, di colpo, rapiti dalla fulminea visione di un paesaggio, di un volto, di un edificio o di qualsiasi altra cosa, animata o inanimata, si trovi a transitare in quella scena?
E, a quel punto, vi è capitato di desiderare ardentemente che, in un angolo recondito del vostro telecomando, appaia, come per magia, un minuscolo tasto "rewind" per poterlo pigiare più e più volte nel tentativo di ripescare quel paesaggio, quel volto, quell'edificio o quella cosa, animata o inanimata, che ha inebriato i vostri sensi?

Ebbene, vi confesso che a me è capitato...o, forse, sarebbe meglio dire che mi capita di continuo: tra le centinaia di fotogrammi che sfilano innanzi ai miei occhi, ecco che la mia attenzione da telespettatrice sui generis riesce a compiere una delicata operazione di selezione catalizzandosi prodigiosamente sul colore di una parete, sull'essenza di un parquet, su un pezzo d'arredo, su un elemento decorativo. Trame avvincenti potrebbero snodarsi al mio cospetto, personaggi affascinanti potrebbero apparire e riapparire, colpi di scena potrebbero susseguirsi...ma, in quel preciso istante, io riuscirei ad accorgermi soltanto di quella splendida coppia di candelabri sul mobile buffet o di quel meraviglioso boutis provenzale sul letto matrimoniale. Il guaio è che, in qualche occasione, mi sono addirittura imposta di seguire un telefilm o una serie TV solo per la voglia irrefrenabile di "incontrare", ancora una volta, quella porta in stile inglese o quella vasca da bagno con i piedi ferini! 

martedì 10 novembre 2015

Buon compleanno, amore di mamma!

Ti ho amato sin dal momento in cui, dopo il terzo test di gravidanza nell'arco di sole 24 ore, ho finalmente realizzato che eri dentro di me.
Ti ho amato ancor di più quando, dopo poche settimane di gravidanza, ho rischiato di perderti e ho dovuto rassegnarmi a qualche giorno di riposo forzato.
Ti ho amato persino quando ho saputo che non avrei potuto vestirti di rosa e farti le codine ai capelli in pieno stile "Candy Candy".
E ti ho amato sempre più quando quella mattina del 10 novembre di 4 anni fà, al risveglio da un'inaspettata anestesia generale, il tuo papà ti ha adagiato sulle mie braccia dicendo con voce tremolante: "Ecco il nostro piccolo Mattia...kg. 2,900!".