Quando non ero ancora moglie e mamma, ma soltanto figlia
quando non avevo camicie da stirare e pannolini da cambiare (coi pannolini ho smesso, con le camicie mi sto ingegnando!), ma soltanto manuali di diritto da studiare
quando non avevo ancora contratto il virus della stanchezza fisica, ma l’unica forma di stanchezza che pativo era quella mentale
ebbene, a quel tempo, l’attività culinaria aveva per me una forte attrattiva e mi dilettavo ad esercitarla con la formula delle due “p” – pazienza e passione
Ma, adesso, tutto è inesorabilmente cambiato!
Adesso che preparo il soffritto con la cipolla già sbucciata, tritata, inscatolata e surgelata
adesso che tento (senza, tuttavia, riuscirci!) di spacciare le innovative “patatine fritte da forno” per autentiche patatine fritte
adesso che le pagine del mio ricettario si sono irrimediabilmente ingiallite a forza di non essere più consultate
beh…adesso devo confessare che le mie abilità culinarie hanno perso il loro smalto e la mia cucina appare sempre più improntata al principio della “maggiore sbrigatività col minor dispendio di tempo, energie e pentolame da lavare”!
In questo contesto si inserisce, per l’appunto, la mia torta ai sette vasetti in versione riveduta e corretta.
Anzitutto, astenetevi dal pensare che i vasetti siano uno di quegli ingredienti non identificati appartenenti al patrimonio culinario di qualche sconosciuto paese del nostro pianeta! Rido ancora con le lacrime se ripenso a quando mia cugina Mary, dopo aver letto la ricetta, mi chiese con un’ingenuità disarmante :”Ma cosa sono i vasetti?Che sapore hanno?E, soprattutto, dove posso trovarli?”.
Ebbene, a coloro che, come mia cugina, avessero sempre acquistato yogurt in bottiglia, in flacone, in brick o alla spina, raccomando di acquistare, almeno una volta nella vita, yogurt in vasetto reperibile con facilità in ogni supermercato italiano al solo scopo di utilizzare il vasetto come unità di misura per gli ingredienti della mia ricetta.
Fatta questa breve premessa anti-panico, indico di seguito gli ingredienti occorrenti per la preparazione:
- 3 vasetti di farina tipo 00;
- 2 vasetti di zucchero;
- 1 vasetto di yogurt alla vaniglia, al caffè o al cioccolato;
- 1 vasetto (non colmo) di olio di semi;
- 2 uova;
- 1 bustina di lievito Bertolini o Pane degli Angeli vanigliato;
- 1 pera;
- gocce di cioccolato fondente q.b.
Il procedimento per la preparazione è particolarmente semplice e veloce (rispecchia, per l’appunto, il mio modus operandi in cucina!).
Bisogna, anzitutto, mescolare le uove (per intero…eccetto il guscio!!!) con lo zucchero ed amalgamare servendosi di un cucchiaio di legno sino ad ottenere un composto cremoso; aggiungere lo yogurt e l’olio a filo e continuare a mescolare. Inserire pian piano la farina già setacciata ed il lievito e seguitare ad amalgamare; quindi, completare con la pera tagliata a pezzettini e le gocce di cioccolato fondente.
A questo punto, si procede come di consueto, imburrando e infarinando una tortiera a cerniera apribile del diametro di circa 20-22 cm. nella quale si verserà l’impasto. Ed anche in questo passaggio io tiro fuori l’asso dalla manica, suggerendovi una validissima alternativa all’antipatica operazione di “imburrata ed infarinata”: la mia mitica e multifunzionale carta forno!
Quindi, infornare il dolce per circa 35-40 minuti a 180°c; una volta cotta e raffreddata, la torta potrà essere estratta dalla tortiera e cosparsa di zucchero a velo…..ma, soprattutto, mangiataaaaaa!
Ecco fatto! Garantisco facilità di preparazione e tanto…tanto appagamento del palato! Se, però, aspirate all’eccellenza, allora vi consiglio di dimenticarvi per qualche minuto della linea e di versare del cioccolato fuso sulla vostra bella fetta di torta ai sette vasetti…in versione riveduta e corretta!Il vostro livello di serotonina (nota più comunemente come “ormone del buon umore”) si alzerà rapidamente …per poi scendere inesorabilmente il giorno successivo quando leggerete il display della bilancia!!!
Vi lascio con un simpatico “dietro le quinte” di questo post e vi attendo al prossimo appuntamento virtuale
Mio marito : “Amore, fammi capire…hai cominciato a preparare la torta alle 8.00 del mattino e alle 12.00 non è ancora pronta?”Io : “Ma dai, tesoro!Ho dovuto scattare le foto con la luce giusta … fotografare ogni ingrediente ed ogni fase della preparazione!Un lavoraccio!”Mio marito : “Ah…beh…in effetti! Ma pensi che posso farci la merenda intorno alle 16.30 dopo il caffettino?”
Dopo aver letto il tuo terzo post mi sono letteralmente innamorata delle tua ironia e simpatia. Ho messo il tuo blog tra i miei preferiti.
RispondiEliminaPer quanto riguarda la torta è una delle prime che ho imparato quando i miei figli erano piccoli, buona semplice e veloce. Alla prossima!
Dopo aver letto il tuo terzo post mi sono letteralmente innamorata delle tua ironia e simpatia. Ho messo il tuo blog tra i miei preferiti.
RispondiEliminaPer quanto riguarda la torta è una delle prime che ho imparato quando i miei figli erano piccoli, buona semplice e veloce. Alla prossima!
Ti ringrazio di cuore, Rosalba!Essere tra i tuoi blog preferiti non può rendermi enormemente felice!
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