Nell’immaginario collettivo, la cucina è considerata il regno indiscusso delle donne. Ad onor del vero, mi capita, sempre più spesso, di imbattermi in cucine “governate” da rappresentanti del genere maschile, che piroettano, fischiettando, tra i fornelli, e, soprattutto, non disdegnano di rassettare, una volta chiuse le danze culinarie: sono quella tipologia di cucine che io sono solita definire, con licenza poetica, “cucine mascoline” per distinguerle dalle tradizionali “cucine effemminate” in cui le donne giocano un ruolo di primo piano.
Devo dire (e lo faccio con un pizzico di amaro in bocca!) che la mia è, decisamente, una “cucina effemminata” nella quale gli uomini di casa “si limitano” a consumare i pasti che io (solo e sempre io) preparo….. e a mantenere costantemente alto il livello di disordine domestico!
Sia essa mascolina o effemminata, la cucina rappresenta il cuore di ogni abitazione: al suo interno, la famiglia (beh…direi anche il o la single!) trascorre gran parte della sua casalinga quotidianità … specie se la cucina non si riduce a quell’angusto locale destinato esclusivamente alla preparazione delle vivande (cosiddetto cucinotto) che è possibile rinvenire nelle abitazioni di vecchia concezione, ma ad essa risulta annessa la sala da pranzo (cosiddetta cucina abitabile) o se, addirittura, essa consta, oltre che di uno spazio per la consumazione dei pasti, anche di una zona living con tanto di divano e televisore.
La stragrande maggioranza delle moderne (nel senso di “attuali”) abitazioni è, strutturalmente, caratterizzata da una zona giorno di ampia metratura comprendente, in un unico ambiente open-space, l’ingresso, la zona salotto, la sala da pranzo o soggiorno e l’angolo cottura a vista. Si tratta di una soluzione architettonica che privilegia la multifunzionalità consentendo di vivere appieno ogni sotto-zona della zona giorno; in un ambiente così congegnato, invero, è possibile ricevere amici e parenti, starsene comodamente sul divano a leggere un libro, a guardare la TV o ad ascoltare la musica, nonché preparare e consumare i pasti.
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Da persona tutt’altro che lineare quale sono, vi confesso che il mio ideale di cucina è una complessa combinazione delle tipologie sopra descritte con l’aggiunta di ulteriori elementi! “E ti pareva!”: esclamerebbero, in modalità simultanea, mia madre e mio marito portandosi la mano destra alla fronte.
In linea di massima, non mi sento particolarmente attratta dalla configurazione della cucina che io definisco “all inclusive”, mutuando il termine dal martellante marketing della telefonia mobile! Preferisco, di contro, mantenere una certa delimitazione (fatta di pareti e di porte, per intenderci!) tra i vari spazi costituenti la zona giorno: in particolare, non mi piace l’ingresso diretto sulla zona living quando quest’ultima include anche l’angolo cottura; prediligo una soluzione strutturale che consenta di preservare la privacy di una zona, qual’è la cucina, destinata alla preparazione dei cibi e, come tale, sottoposta a “frequente spargimento di fumi, odori e caos culinario”! Adoro la cosiddetta cucina abitabile comprendente, altresì, un minimo di zona relax con divano e televisore, ma non potrei proprio fare a meno di una stanza di rappresentanza a sé stante qual’è, per l’appunto, il salone. Considero un privilegio possedere, in casa, una “zona incontaminata” all’interno della quale “infilare” l’ospite di turno evitando di farlo inciampare nei giocattoli di mio figlio e/o di fargli respirare l’inebriante olezzo di broccoli lessi … anche se questo privilegio deve essere periodicamente spazzato e spolverato!!!Ecco…con questa pubblica dichiarazione sono certa di aver catalizzato le antipatie di tutte quelle donne che sognano, invece, di sbarazzarsi del proprio salone “in naftalina”!
Per quanto riguarda gli arredi, molteplici sono le opzioni stilistiche per il locale cucina: qui le esigenze ed i gusti personali la fanno sicuramente da padroni. Gli amanti del moderno si orienteranno su soluzioni dal design minimalista caratterizzate da materiali innovativi e da un forte slancio tecnologico. Forme lineari, colori d’impatto e riduzione al minimo dei dettagli rappresentano i tratti peculiari delle cucine moderne.
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Gli irriducibili sostenitori del classico si lasceranno, invece, conquistare dalle linee tradizionali, dalle calde tonalità del legno e dall'eleganza dei dettagli.
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Foto di Chalon Handamade su Flickr |
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Foto di Chalon Handamade su Flickr |
Pur consapevole di attirare su di me le ire dei “modernisti”, non posso non sostenere che la cucina classica, con le sue forme armoniose ed i suoi colori avvolgenti, rappresenta l’emblema del locale cucina. Quando immagino una nonna col grembiule a quadretti che impasta la frolla per la crostata o una famiglia festosamente impegnata nella decorazione dell’albero di Natale o una mamma che prepara pane e nutella per il proprio bimbo…beh, quando immagino queste scene di vita domestica, immagino che abbiano luogo proprio all’interno di una cucina classica. E qui urge una precisazione…anche a costo di dovermi beccare uno di quei “e ti pareva!” che mia madre e mio marito sono soliti esclamare quando parlo dei miei progetti d’arredamento o forse quando parlo semplicemente! Tra le cucine classiche, la variante che prediligo (o meglio, che bramo da anni!) è, per l’esattezza, quella in muratura di impronta fortemente rustica, nella quale la struttura portante sia rivestita con maioliche dalla finitura bocciardata nelle tonalità del beige e del cotto; le ante, i pensili, le mensole ed i cassetti siano realizzati in legno massello (preferibilmente in castagno) con lavorazione artigianale volutamente grossolana (caratterizzata, per intenderci, dall’evidenza di solchi e buchini); il lavello sia in pietra, la rubinetteria color rame dalla linea anticheggiante, la cappa imponente con massiccia bordura in legno (proveniente, preferibilmente, da travi di recupero) e tanto tanto country charm!
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A questo punto tiro le briglie della mia galoppante fantasia e vi lascio con una delle esilaranti battute del comico e violinista anglo-americano Henny Youngman…proprio in tema di cucine:
Mia moglie mi ha detto: “Per il nostro anniversario voglio andare da qualche parte dove non sono mai stata prima d’ora”. Ho detto: “Prova la cucina”.
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