Chi ha la sventura di conoscermi, sa bene che, dalla nascita, sono affetta da un grave disturbo della personalità che io stessa ho denominato "sindrome della disfattrice seriale"!
"Disfattrice seriale" è colei che, con estrema celerità e senza remore di sorta, tende a disfarsi (di qui il termine "disfattrice") di qualsiasi cosa non reputi utile, conforme al proprio gusto estetico, privo di valore affettivo, potenzialmente pericoloso, sprovvisto di fascino vintage ... e via discorrendo!
Con un tono a metà tra l'ironico ed il serio, mia suocera è solita ripetermi: "prima di buttare qualcosa, guardala attentamente ... potrebbe trattarsi di tuo marito o di tuo figlio!". E se una tale raccomandazione promana da una donna che è riuscita a tenere in naftalina persino il primo costume di Zorro del proprio figlio quarantenne con tanto di spada e baffetto finto ... direi che posso farne tesoro!
Ci sono, tuttavia, talune cose del mio remoto e/o recente passato di cui proprio non riesco a disfarmi: sono gli abiti del "mio periodo magro" quando la vita matrimoniale e la gravidanza non avevano ancora inferto al mio fisico i loro duri colpi ... ed il mio vecchio ricettario!
Con un tono a metà tra l'ironico ed il serio, mia suocera è solita ripetermi: "prima di buttare qualcosa, guardala attentamente ... potrebbe trattarsi di tuo marito o di tuo figlio!". E se una tale raccomandazione promana da una donna che è riuscita a tenere in naftalina persino il primo costume di Zorro del proprio figlio quarantenne con tanto di spada e baffetto finto ... direi che posso farne tesoro!
Ci sono, tuttavia, talune cose del mio remoto e/o recente passato di cui proprio non riesco a disfarmi: sono gli abiti del "mio periodo magro" quando la vita matrimoniale e la gravidanza non avevano ancora inferto al mio fisico i loro duri colpi ... ed il mio vecchio ricettario!